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      Per hora non occorre far altro motivo, ma a suo tempo ne l'aviserò.
      [vedi figura 3270.gif] Finalmente, quanto al mio pensiero circa lo specchio etc.(1252), so che quando ella vi havesse fatto qualche particolare riflessione, facile li saria stato indovinare il modo da me pensato, che per appunto parmi che ella fosse su la traccia per ritrovarlo, mentre mi ha accennato che stimava potesse essere uno specchio parabolico, se ben sfondato. Il mio pensiero adunque è tale. Sia nella sopraposta figura(1253) lo specchio parabolico adg, il cui asse xd et foco o, pochissimo distante dal fondo dello specchio d; e per o si tiri la bf, perpendicolare ad xo, che termini nella superficie dello specchio in b, f; venghino poi dal sole (verso il cui centro sia indrizzato l'asse xd) paralleli al detto asse quanti raggi si vogliono, ma, per il nostro essempio et intelligenza, li due ha, lg, che incontrino la superficie dello specchio nella bocca, come in a, g, e li altri due mb, nf, che incontrino li punti b, f: è dunque manifesto che questi quattro raggi anderanno ad unirsi nel punto o, foco del detto specchio; li quali tuttavia qui non si fermaranno, ma, passando più oltre, incontreranno di nuovo la superficie del medesimo specchio: come li due ha, lg, che fecero le prime reflessioni in a, g, faranno le seconde in e, c per er, cs; e li due mb, nf, che fecero le prime reflessioni in b, f, faranno le seconde pure in b, f permutatamente, cioè mb in f per fn, et nf in b per bm. Medianti le quali due reflessioni de' raggi si viene ad ottenere quello che fa al nostro proposito, cioè che, entrando il lume per linee parallele all'asse xd di una tanta grossezza, come nella larghezza dell'armilla hmnl, esce la medesima quantità di lume nell'ampiezza dell'armilla msrn: poichè li raggi, per essempio, intermedii alli due ha, mb, mediante la loro seconda reflessione fatta doppo il transito per il foco o, usciranno tutti ristretti fra li due er, fn, reflessi dalla parte dello specchio ef; e l'istesso accaderà ai raggi intermedii alli due lg, nf, che usciranno da bc, ristretti fra li due bm, cs: cioè in somma con questo artificio noi stringeremo il lume del sole, che entra largo o diradato nello specchio e nella parte ab, gf, riducendolo sotto minore spatio mediante la seconda reflessione fatta dalla parte di esso specchio bc, ef, e mantenendo i raggi pur paralleli all'asse xd.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744