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      Da questo dunque è manifesto, che quanto più vicino sarà il foco o al fondo dello specchio (il che porta poi che lo specchio sia sempre più e più cavo), che il lume uscirà sempre più constipato e per linee parallele all'asse xd: sì che potiamo fabricare tale specchio, che lo riduca a che strettezza o sottigliezza vogliamo.
      Queste cose sono molto conformi alla dottrina del mio Specchio Ustorio(1254), come ella subito comprenderà, poichè se bene in questa operatione adopero un solo specchio, questo però fa l'offittio di due, quali sono distinti dal cerchio bf; imperochè abfg è lo specchio grande, e bdf il picolo, situati in modo che il foco del grande, che è o, sta unito con il foco del picolo, che pure è l'istesso o; la quale unione stimo conforme alla struttura insegnata nel mio libro, invero molto difficile da ottenersi in prattica, sì come a questo modo viene levata, per mio credere, gran parte di difficoltà. È però vero che in questo modo non posso godere del beneffittio della convertibilità dello specchietto bdf per abbruciare da ogni banda; ma per rimedio di questo due cose mi sono sovvenute, delle quali non ne ho veramente dimostratione, ma solo probabile congettura, e se ne deve attendere l'ammaestramento dall'esperienza. La prima è, che sebene è vero che le sudette cose si verificano stando l'asse dello specchio indrizzato verso il centro del sole, nondimeno inclinando alquanto lo specchio non si faci sì presto il diradamento del cannoncino di lume nato dalla seconda reflessione, sì che non conservi anco forza di abbruciare (intorno alla qual cosa li confesso che ho specolato non poco, per sapere che effetto farebbono li raggi che intrassero obliquamente nello specchio, e non paralleli all'asse; nella seconda reflessione non havendo potuto comprendere per specolativa sin hora a bastanza il loro effetto, come nè anco nelle altre settioni(1255) coniche). L'altra è, che conservando noi l'asse dello specchio verso il centro del sole, potressimo nella bocca di esso specchio opporre all'uscita del cannoncino luminoso un specchiotto piano, convertibile da ogni banda, che da ogni banda appunto lo potria parimente reflettere, non alterando la grossezza di esso cannoncino.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





Specchio Ustorio