Pagina (507/744)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Mi parea poi che l'adoprarne un solo, ch'equivalesse a due, fosse di qualche avantaggio e cosa di maggior consideratione che quello che ho stampato; ma non mi parendo che al suo palato sia riuscito questo di miglior sapore, non lo stimarò più quanto facevo, e tanto più riuscendo in questo tempo queste cose, come ella dice, appunto parabole. Non restarò però di veder di farne quella poca esperienza che già dissi in picolo, come ho promesso. Fra tanto starò attendendo li suoi commandi, pregandole dal Signore compita sanità e longa vita.
     
      Di Bologna, alli 8 Aprile 1636.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOb.mo e Dev.mo Ser.re
      F. Bon.ra Cav.ri
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei.
      Firenze.
      Ad Arcetri.
     
     
     
      3282*.
     
      GIO. MICHELE LINGELSHEIM a MATTIA BERNEGGER [in Strasburgo].
      Frankenthal, 10 aprile 1636.
     
      Dalla pag. 107 dell'opera citata nell'informazione premessa al n.° 2646.
     
      Lingelshemius Berneggero S. P.
      Decus meum,
     
      Ingentes tibi gratias habeo pro Galilaeo tuo, quem integrum mihi Spira misit nepos meus Mullerus. Totus iam sum in lectione admirandi eius operis, quo in dies magis magisque capior; et tibi ingentes gratias publice deberi profiteor, quod tanto dono nos bearis. Sed autor ipse nihil adhuc protulit, quo tuum studium et operam depraedicet. Quoties in votis es mihi, ut tecum colloqui de iis quae minus assequor possim! Sed et absque hoc creber mihi de te et virtutibus tuis sermo, et Kunigunda mea familiam tuam sincere amat. O quando meliora dabuntur tempora!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





Bologna Dev Bon Cav Galileo Galilei Arcetri Strasburgo Berneggero S Galilaeo Spira Mullerus Kunigunda