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      E nondimeno per rispetto anco del mare, oltre che il Sig. Galilei nella sua proposizione dice d'averci trovato qualche opportuno rimedio, non bisogna dubitare, che come universalmente l'arti, principalmente le più nobili, hanno tutte nella loro prima introduzione incontrate delle grandissime difficultà, per le quali in principio si perdeva ogni speranza della loro riuscita, le quali nondimeno dipoi, per l'industria degli uomini (alla quale non è cosa alcuna insuperabile), con ammirazione si son rese facili e praticabili anco da i spiriti volgari, senza dubbio interverrà il medesimo in questo, principalmente se v'aggiungono promesse d'onorati premi a chi lo riduca a perfezione: attesochè (per non uscire della navigazione) moltissime sono l'operazioni che si fanno nel governare le navi, le quali, proposte a i primi naviganti, sariano state riputate del tutto impossibili; e parlando d'una sola, chi avrebbe mai creduto che si potesse fare una mistione dell'uso delle vele e di quello del timone, che, senza scapito alcuno, anzi più presto con qualche guadagno, si potesse contrastare alla forza d'impetuoso vento contrario? Sicchè l'ingegno umano venendo a capo d'ogni cosa a che s'applica con fissa ostinazione, questa difficultà per la fluttuazione della nave sarà anco col tempo facilmente superata, come s'è visto di molte altre assai maggiori ed assai manco necessarie ad esser superate. V. S. Illustrissima vedrà di più per la detta proposizione, come il Sig. Galilei offerendo di dichiarare il modo per la costruzione dell'efemeridi de' moti regolari de' quattro satelliti di Giove, e d'insegnar la fabbrica dell'orologio da lui trovato, esattissimo misuratore del tempo senza errore nè anco d'un minuto secondo d'ora in un giorno nè in un mese (aiuto mirabile in tutte l'astronomiche osservazioni); per venire all'effetto di tutte queste gran cose, le quali non si possono sperare da altri che da lui, non avendo per la sua grave età potuto intraprendere un viaggio di tanta distanza per trattar questo suo negozio di presenza, come sarebbe stato assai più opportuno, anzi necessario, pare che quello s'abbia da fare per supplirci sia che con un trattamento convenevole al suo merito, alla dignità del negozio ed alla grandezza e potenza di cotesti Illustrissimi Signori, testificatogli con gli effetti, senza più lunga dilazione, venga ad essere indotto ed invitato a dichiarar le cose da lui offerte, perchè il continuare nel modo che si è proceduto fino adesso, gli priva giustamente d'ogni speranza e mette il negozio in termine di perdersi, frustrandone l'autore dell'onore e del premio dovutogli, il mondo universale del benefizio desiderato, e cotesti Illustriss.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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