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      29t. e 147t.
     
      Tratanto V. S. supplisca per me appresso il Sig. Carcavil, acciò mi dispensi della risposta ancora per alcuni pochi giorni; e tratanto che S. Sig.ria farà metter mano alla stampa generale di tutte le opere mie, anderò riducendo al netto l'altre mie composizioni non ancor vedute, che saranno un libro de centro gravitatis solidorum(144), overo una mano di problemi, parte fisici e parte matematici, overo un libro di postille fatte a' libri de' miei oppositori, che son molti, e massime doppo la proibizione del Dialogo et il precetto a tutti gl'Inquisitori di non dar licenza che si ristampi alcuna delle mie opere vecchie o che si stampi alcuna delle nuove, onde s'è verificato, come è in proverbio; Ognun corre a far legne All'arbore che il vento in terra caccia etc.
     
     
     
      3466.
     
      RAFFAELLO MAGIOTTI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 25 aprile 1637.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 20. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Oss.mo S.
     
      Non risposi l'ordinario passato a V. S. Ecc.ma per esser pur troppo aggravato d'una cattiva febbre, che finalmente mi si è, per gratia di Dio, sgraticciata d'adosso.
      Feci l'imbasciata et i complimenti con l'Abbate Castelli quanto prima potei. Delli orologii non parlo adesso, perchè spero mandargli un pezzo di quella radica(145), et allora darò minuto ragguaglio del tutto.
      L'istoria del Sig.r Marchese e P. Clavio(146), che V. S. mi racconta intorno alle sue demostrationi(147), fu da me intesa un'altra volta in casa del Sig.r Ambasciatore di Toscana, quand'ella me le promesse; aggiungo di più, ch'ella mi contò l'avvenimento compassionevole di quel gentil huomo amico suo, che dette in un subito delirio etc.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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