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      S'io l'ho a caro e s'io gliene raccomando, bastigli sapere che io son prete et egli m'è nipote unico. Fratanto il mio fratello gli rimetterà li 6 giuli delle Galleggianti.
      Confesso non haver, in questo punto, spirito di trattar delli spiriti vitali; pur tuttavia, per non la lasciar affatto a bocca aperta, gliene darò un poco di saggio così al barlume, non potendo noi per adesso haver commodità di veder insieme anatomie. Sono molti anni che un medico milanese osservò negli animali pasciuti di fresco e poi ammazzati (massime nei cani), che nel mesentereo sono molte vene lattee(151), quali da tutti gl'intestini tirano succo overo chilo alla volta del pancreas, e per quello al fegato et alla vena cava, per la quale(152) finalmente s'annida, si riscalda e concuoce dentro al destro ventricolo del cuore; di quivi dalla vena arteriosa passa a refrigerarsi nel polmone per meglio conquocersi, e dal polmone per l'arteria venosa torna nel sinistro ventricolo del cuore, dove si fa l'ultima concotione. Di là per l'arteria magna, e da lei per tutte l'arterie, si sparge il sangue spiritoso per tutto il corpo. Così si diffondono gli spiriti et il calore, e così il moto del pulsare, a tutte le membra. Dalle membra tutte succhiano le vene capillari il sangue, quale era stato portato dalle arterie per nutrir le parti, come se fussero tante radiche e barbe; e riconducano il sangue così con pochissimi spiriti al quore per la vena porta, acciò là di nuovo con qualche portione di nuovo chilo per opera delle vene lattee si riscaldi e conquoca.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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