Pagina (135/584)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Sento gran dispiacere della sua flussione, che è con pregiudicio publico de' virtuosi. Quest'anno è stato copiosissimo di simili mali: io ancora ne ho grandemente patito e ne patisco tuttavia, ma ha fatto il suo impeto nel collo e poi nella spalla sinistra; con il caldo vado migliorando. Voglio sperare e prego il Signore che così sia, che anco V. S. se ne sollievi. Ma non ho alcun dubio che non glie n'habbi data occasione col tanto scrivere, dal che io ricevo sempre notabilissimo nocumento.
      Io consegliarei omninamente che V. S. recevesse il partito che li viene offerto, di stampare tutte le sue opere in un solo volume, da quel Parigino(264), essendo cosa tanto intensamente desiderata da tutti; et il Sig.r Elzivir, con cui ne trattai, mi diede intentione di volerlo far esso, ma prima trattatene con i suoi collega, di che più non ha scritto cosa alcuna. Tutte le cose di V. S., anco i fragmenti, sono come le minucciole d'oro, per raccoglier le quali gl'orefici fanno i cancelli anco sotto piedi. Vorrei che così facesse anco V. S., e mandasse tutto, sì che niente perisse. Quelle due apostille del Rocco mi fecero ben conoscere il gran piacere e profitto de' virtuosi se ella le seguitava: ma io debbo dirle che la gloria del suo nome ha da essere in specialità per li Dialogi del sistema del mondo. È impossibile che V. S. non habbia delle altre cose et osservationi: per amor di Dio, non le lasci perire, e non tema, che si troverà modo che non ne riceva male. Che è quanto mi occorre di presente, pregandole dal Signor Iddio sanità e felicità; e le bacio con tutto l'affetto le mani.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





Parigino Elzivir Rocco Dialogi Dio Signor Iddio