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      Ma acciocchè ella conosca che io non abbia mancato al mio dovere, dipoi ho impetrato appresso di loro un'altra risoluzione, nella quale, per dichiarare quanto l'invenzione sua fu gradita e per mostrare il piacere che ebbero dell'oblazione già fatta, costituirono d'onorarla d'una collana d'oro (solamente come saggio della recognizione), la quale, ovvero la valuta di essa per lettere di cambio, colla prima occasione a lei sarà inviata. Per la medesima risoluzione è fornita a noi qualche somma di denaro, per comprare e far fare alcuni strumenti propri per esaminare l'invenzione proposta. Ora siamo per richiedere dal Magistrato di questa città un osservatorio, per poter mettere in opera le speculazioni a questo negozio bisognose e profittevoli. In quel mentre non tralascia il Sig. Ortensio ogni occasione (quanto questo nebbioso cielo ne permette) di speculare i periodi de i Pianeti da V. S. Illustriss. ritrovati. Ma essendo sfornito d'ogni instruzione ed ammaestramento, e principalmente di quelle teoriche delle quali V. S. Illustriss. senza dubbio averà fatte alcune calculazioni, egli ha scritto diverse lettere per potere esser provveduto delle cose a tale esamine conducevoli. Mosse anco egli certe difficultà sopra la materia prenominata, alle quali fin adesso non ha ricevuto risposta, non che dichiarazione alcuna.
      Credendo però che V. S. Illustriss. abbia a cuore questa impresa, la prego di voler col Sig. Ortensio predetto comunicare liberamente tutto quello che essa a questo negozio potria aver preparato.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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