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      Intanto, quantunque V. S. molt'Ill. si sia spiegata nella sua risposta al Sig. Realio con quella maggior chiarezza si potesse desiderare circa la costruzione della macchina per rimediare alla librazione della nave sul mare e circa il mirabile orologio da lei ritrovato, nondimeno difficilmente il Sig. Realio ed il Sig. Ortensio potranno capirne il concetto; tanto ne manca che lo possano mettere in opera per farne la prova. Questi tali disegni, per esser bene intesi, richiedono di esser piuttosto fatti vedere coll'opera, che co' discorsi per iscritto: onde molto più mi confermo nel mio parere scritto al Sig. Ortensio, che dovesse procurare d'esser mandato da V. S. per trattar seco in presenza d'ogni cosa concernente a questo negozio, approvandolo grandemente i soprannominati SS., anzi giudicandolo esser necessario; ed il Sig. Realio nella sua lettera al Sig. Grozio scrive che questo negozio pativa assai, avendo da esser trattato per lettere; dal che esso Signore, facendogli risposta, piglierà occasione di farli apertura che il Sig. Ortensio sia mandato da V. S.: ed è da sperare che esso Sig. Realio, trovandosi impedito ad effettuare le due invenzioni da lei proposte, e conoscendo da questo incontro la necessità della conferenza verbale, farà offizio per questo, e ne tratterà col Sig. Ortensio, già da sè non solo disposto e pronto a questo, ma di più desideroso, come V. S. vedrà dalla copia della sua lettera(292), dicendomi di volerne far lui stesso la proposta e sollecitarla. Il capo concernente le osservazioni de' movimenti de' satelliti di Giove, e il modo di formarne l'effemeridi, non richiede manco la conferenza in presenza, che gli altri due.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





Giove