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      Non avendomi mandati i cristalli pel telescopio che V. S. molt'Ill. ha destinato a quei SS., spero l'averà fatto dipoi, e che gli averà provati, per maggior certezza, che sieno perfettissimi, questo importando assai, e che segua quanto prima.
      Sin qui non si è dato principio alla stampa dell'opere di V. S. molt'Ill., ma infallibilmente seguirà in breve, il Sig. Carcavi affezionandocisi da dovero. Non occorrerà che mandi li due libri Delle macchie solari e Delle cose che stanno su l'acqua, avendogli ritrovati tra i miei. Ma quello del Compasso di proporzione, stato stampato a Padova, non visto in queste parti, le piacerà provvederlo, mandandomi, come già le scrissi, l'ordine che se gli doverà osservare.
      Ho caro che V. S. molt'Ill. avesse ricevuta la cassettina de' libri mandatigli ben condizionata, e che l'esemplare che ne ha presentato a S. A. sia stato gradito da lei.
      Il Sig. Elzevirio portandosi verso di lei da galantuomo nella stampa della sua opera del moto, mi pare che debba aspettarne il fine prima che gli proponga se vorrà stampare tutte le sue opere tradotte in latino; perchè in ogni modo non ci metterebbe la mano adesso, mentre durerà l'opera dell'altra, oltrechè la stagione favorisce poco, anzi è contrarissima, all'imprese litterarie. Intanto se V. S. averà comodità di farle tradurre, non ne perda l'occasione, e tenga l'opera a suo agio preparata, la quale a suo tempo non mancherà d'essere richiesta.
      L'Illustriss. Sig. Grozio ed il Rev. P. Campanella le baciano le mani, ed io con riverente affetto me le raccomando.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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