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      Essendo questo fanciulletto venuto alle mie stanze per godere di una festa o procescione, che si faceva con grandissimo concorso di popolo avanti alla mia habitazione, e vedendo egli il matone tinto mezo nero e mezzo bianco, quale si abbattè essere posto sopra quella stessa finestra di dove si doveva vedere lo spettacolo della processione, con gran curiosità interrogò il suo aio e maestro, che si trovava presente, che cosa era quella e che cosa significava. Il maestro si voltò verso di me, ed io narrai al marchesino il fatto, cioè che se havesimo lasciato al sole quel matone per qualche spazio di tempo, si sarebbe riscaldata più una parte che l'altra, e soggionsi:
      - Indovinate, Sig.r Marchese, quale si riscalda più, la nera overo la bianca. Ed egli, dopo essere stato un poco sopra di sè, accennò con la mano alla parte nera, e disse:
      - Questa.
      Io restai maravigliato, perchè m'ero abbattuto a fare simile interrogazione a molti e molti, e la maggiore parte persone provette e di buono giudicio, e in ogni modo quasi tutte erano state di parere che la parte bianca si sarebbe riscaldata più che la nera. Ma quel fanciullo, hora voltando gli occhi verso me, hora verso il suo maestro, mostrava curiosità grande di saperne la ragione: della quale curiosità io presi grandissimo gusto; e così, posto al sole quel matone, lo lasciassimo stare per un terzo d'hora e poco più, e poi glie lo feci toccare con le palme delle mani; e sentendo egli che la cosa caminava bene e conforme al suo pensiero, se ne compiacque assai.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





Marchese