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      Ma se altri desiderasse tuttavia ancora di più sapere le ragioni di questi altri quesiti, cioè perchè il lume produca il caldo, e perchè il bianco rifletta e ribatta più lume che il nero, qui prima io direi che queste due proposizioni sono state passate communemente e senza difficoltà per vere, nè mai da nessuno è stata ricercata la cagione di tali effetti, anzi tutti concordemente le hanno riceute per vere e note. Imperochè, interrogato chi si sia se il lume del sole riscalda, subito e senza difficoltà risponderà affirmativamente; parimente, interrogato da qual parte viene più lume alli occhi nostri, dal nero overo dal bianco, risolutamente risponderà che viene più lume dal bianco che dal nero(376). E quando pure curiosamente fosse ricercata più a dentro ancora la ragione di questo, cioè perchè il bianco habbia questa proprietà di riflettere più il lume che il nero, e perchè il lume habbia questa condizione di riscaldare, risponderei di havere grandissimo dubio di entrare in una impresa difficilissima, e che forsi ci potrebbe riuscire impossibile uscirne felicemente: e voglio dichiarare in che cosa consista principalmente la mia difficoltà, con essempli geometrici.
      Io reputo assolutamente impossibile dimostrare una proprietà o passione di un soggetto del quale prima non sia stabilita e supposta la sua diffinizione. E chi vorrà o potrà mai dimostrare proprietà nessuna dell'isoscele, dell'ortogonio, dell'ambligonio o dell'oxigonio, se prima non haverà fermato in che cosa consista l'essere isoscele, ortogonio, etc.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584