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      Mandarò continuamente gli altri per far la tavola, la quale sarà non men utile che necessaria. In quanto tutte le sue opere essendo tradotte in latino et mezze in ordine, ne comminciaremo la stampa nella forma migliore che si potrà. Facendo fine, li prego da Dio ogni colmo di felicità e le baccio le mani.
     
      Di Leida, adì 1° Novembre 1637.
      Di V. S. Exc.maL'Humill.mo Servitore
      Lodovico Elzevier.
     
      Fuori: Al Exc.mo Sig.r et Padr.n mio Col.moIl Sig.r Galileo di Galilei, Matematico della Ser.ma Grand Duca di Toscana, in
      Arcetri.
     
     
     
      3593.
     
      GALILEO a [FULGENZIO MICANZIO in Venezia].
      Arcetri, 5 novembre 1637.
     
      Bibl. Marciana in Venezia. Cod. XLVII della Cl. X It., n.° 15. - Originale, di mano di MARCO AMBROGETTI.
     
      Rev.mo P.re e mio Sig.r Col.mo
     
      Non risposi l'ordinario passato alla gratissima ultima della P. V. Rev.ma, perchè mi fu resa un giorno più tardi, et io di già havevo scrittole il giorno antecedente. Le rispondo adesso, con significarle prima il peggioramento dell'occhio, non ancora del tutto perso, ma che anch'esso pur va verso le tenebre; onde mi trovo oppresso dalla malinconia e soprafatto immoderatamente dalla necessità di fare scrivere perpetuamente, non solo in risposte di lettere moltiplici che da diverse bande mi vengono, ma per deporre varii miei pensieri e concetti, parte de' quali sono antichi ma non spiegati ancora in carte, et altri sono nuovi, che contro a mia voglia mi cascano in mente per tenermi, credo io, tuttavia travagliato. E pur ora sono intorno al distendere un catalogo delle più importanti operazioni astronomiche(492), le quali riduco ad una precisione tanto esquisita, che mercè della qualità de gli strumenti per le osservazioni della vista, e per quelli con i quali misuro il tempo, conseguisco precisioni sottilissime, quanto alle misure non solamente di gradi e minuti primi, ma di secondi e terzi e quarti ancora; e quanto a i tempi, parimente esattamente si hanno le hore, minuti primi, 2i, 3i e più, se più ne piace: mercè delle quali invenzioni si ottengono nella scienza astronomica quelle certezze che sin ora con i mezzi consueti non si sono conseguite(493); et a suo tempo la P. V. Rev.ma non sarà la seconda ad haverne parte.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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