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      E per fuggire nuove instigazioni a i miei avversarii, potrą V. S. Ill.ma tenersi appresso di sč questa mia narrazione, la quale in ogni evento potrebbe esser ferma testimonianza del non mi essere io attribuito anterioritą in cose ritrovate da altri.(699)
      Dico per tanto a V. S. Ill.ma che il primo motivo che mi indusse a stimare, grande essere la corrispondenza e, come dicono, cognazione tra la luna e la terra, fu l'essere stata tal conclusione comunemente tenuta e pronunziata da i principali filosofi. Fu, nel secondo luogo, confermato in me questo concetto dalla diversitą delle macchie che nella faccia della luna si scorgono, molto somiglianti a quelle che nella terra apparirebbero mercč de i continenti e de i mari, quando da gran distanza fossero rimirati; ma sommamente poi vien accresciuta tal opinione da pił minuti particolari che in essa luna, similissimi a i nostri di terra, si scorgono: dico dalle ampie campagne in piano distese, e da i lunghi tratti di montagne e gruppi di scogli, li quali egualmente e similissimamente in quella et in questa si veggono. Si aggiugne, nel terzo luogo, il vedere come indubitabilmente la luna si va rigirando intorno alla terra, scorrendo per il suo cerchio, il quale mostra haver per centro un punto poco, o per avventura niente, remoto da quello della terra; dove che i centri delle revoluzioni di tutti gli altri pianeti sono sicuramente lontanissimi dalla terra, e non molto remoti dal sole. Da queste conghietture svegliato, mi venne, non č molto tempo, pensiero di por mente se da qualche pił sensata e certa osservazione io potessi venir in notizia, se per avventura il globo lunare senza mutazione alcuna riguardasse sempre il globo terrestre, in maniera che prodotta una linea retta dal centro del globo lunare al centro della terra, questa passasse perpetuamente per il medesimo punto della superficie della luna; il che sarebbe sicuro argomento che la luna non havesse in sč stessa inclinazione o titubazione alcuna, ma sempre riguardasse la terra con l'istessa parte della sua faccia.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584