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      Don Bened.o Castelli.
     
      Fuori: Al molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.reIl Sig.r Galileo Galilei, p.o Fil.o del Ser.mo Gr. Duca di Tosc.a
      Firenze.
     
     
     
      3706**.
     
      FRANCESCO RINUCCINI a GALILEO [in Arcetri].
      Venezia, 13 marzo 1638.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 46. - Autografa la sottoscrizione.
     
      Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r et P.ron mio Oss.mo
     
      Ricevo dal Cav.re mio fratello(749) le pietre lucifere, e da V. S. il solito favore delle sue lettere, delle quali, come di quelle, gli rendo devotissime gratie. Mi dispiace di sentire la nuova sua indispositione di testa, quale non vorrei che potesse mai esser fatta maggiore dalla briga di rispondere alle mia lettere, e perciò la prego a volere in tutti modi tralasciar lo scrivermi in simili occasioni. Io ancora mi trovo da 6 giorni in qua con una infiammatione di occhi, che m'impedisce totalmente lo scrivere di proprio pugno: non dimeno non posso lasciare di non dirgli come ho chiarissimamente osservato, essere in questo novilunio il flusso e reflusso maggiore assai che nelle quadrature nell'abbassamento dell'acque, le quali mi dicano questi periti del paese che a mezzo il presente mese o poco più cominceranno a non essere più in questo eccessivo abbassamento, il quale comincia adesso su le 4 hore di notte e dura sino alle 20. E qui, pregandola a continuarmi il favore della sua gratia et accusandole il recapito della sua per il P. M. F.(750), gli bacio di cuore le mani.
     
      Venetia, 13 Marzo 1638.
      Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maSig.r Galileo Galilei.
      Dev.mo et Obb.mo Se.re


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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