Pagina (428/584)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ), sono maggiori delle larghezze delle ombre causate dal sole nel sito alto, stante l'istesso corpo ombroso e l'istessa distanza dal piano nel quale la sbatte: cosa che pare che debba essere al contrario, poichè facendosi il sole apparentemente maggiore, pare che venga a tosare l'ombra attorno attorno, che saria fatta da esso apparentemente minore, e che perciò quella deva essere minore nel sito più basso. Ho bene considerato che se non si parla dell'ombra totale, ma dell'ombra con la chioma, dirò, o con quella parte che credo i pittori chiamino sbattimento, nella quale si va degradando continuamente dalla ombra totale alla luce totale, che l'aggregato dell'ombra totale e della chioma fatta dal sole basso, cioè maggiore in apparenza, deve essere maggiore dell'aggregato dell'ombra totale e della chioma fatta dal sole alto, cioè minore, come anco V. S. Ecc.ma facilmente intenderà essere vero. Ma che la sola ombra totale del sole maggiore deva essere maggiore dell'ombra totale del sole minore (il che afferma ancora della luna bassa et alta), credo che ciò sia impossibile, s'io non m'inganno; tuttavia mi rimetto alla sottigliezza sua, che subito intenderà qual sia la verità in questo fatto. Ho voluto farne un puoco di esperienza con una riga parallela ad una tavoletta, nella quale ricevendo l'ombra del sole nel mezodì, e vicino al tramontare, non vi ho conosciuto differenza di ombra. Vero è che la riga, che è longa puoco più di un palmo e mezo e lontana solo un palmo dalla tavoletta, non deve forsi distinguere bene esse ombre; onde la voglio fare con metterla assai lontana dalla tavoletta, per veder pure se può essere questo che dice havere osservato detto Franzese.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





Franzese