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      Dev.mo Ser.
      F. F.
     
     
     
      3744.
     
      PIER BATTISTA BORGHI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 19 giugno 1638.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 69. - Autografa.
     
      Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
     
      Ho mostra al Sig.r Giovanni Trullio la lettera di V. S. molto Ill.re, il quale sulla relazione di cotesto eccellente chirurgo, che quello che si trova nell'occhio di V. S. molto Ill.re non sia cateratta, ma panno esteriore, discorre che si deve con medicamento lieve erodente consummare quello che nella superficie della tunica apparisce; il che verrā fatto con zucchero candito, sepia, tutia, parti eguali, ridotte in polvere sottilissimo, overo con aqua fatta di vitriol di Cipri, o pure con oglio di carta o altre cose simili, come benissimo saprā cotesto S.r chirurgo. Ma se il diffetto fosse negli umori, questi rimedii seriano inutili, e bisogneria aspettar il tempo che la natura ne avesse fatta la separazione, la quale si potria poi deporre con l'ago; overo se il panno fosse denso instar ungulae(822), si potria sollevare e tagliare; overo se apparisse in forma di hypopion o pterigion, si deve arrestar la materia fluente, e dopo parimente levarne la congionta.
      Questo č quello che discorre il Sig.r Trullio, il quale insieme meco e con tutti i studiosi sommamente desidera la sanitā di V. S. molto Ill.re, alla quale per fine io dal Cielo auguro con intiera salute una compitissima felicitā.
     
      Roma, li 19 Giug.o 1638.
      Di V. S. molto Ill.re ed Ecc.maS.r Galilei Firenze.
      Devot.mo et Obbligat.mo Serv.rePier Batta Borghi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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