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      - [CORREZIONE]Cfr. Vol. VII, pag. 87 e seg. [Edizione Nazionale].
      (700) Tra maestro e queste l'edizione Bolognese aggiunge: Ma sono queste, per la loro picciolezza, invisibili all'occhio libero, ancorchè per sè stesse siano dell'essentiali e del medesimo genere dell'altre magne che con l'occhio libero si scorgono. - [CORREZIONE]
      (701) Tra mestrua e Io voleva l'edizione Bolognese aggiunge: E qui è da notarsi cosa di gran consideratione e di maggiori conseguenze: e questa è, che posto che tale accostamento e discostamento d'una macchia vicinissima al lembo apparisca, v. g., due o tre quali si siano parti, l'appressamento e discostamento d'un'altra macchia posta vicino al mezzo del disco lunare, traportata da quella stessa conversione, potrà, per esempio, apparire 20 o 25 delle medesime parti; sì che quand'altri avesse modo di misurare quanto un punto preso nel mezzo del disco s'avvicina et allontana da uno stesso termine del lembo, potrà assai precisamente havere quant'importi cotal apparente titubatione della luna, e per tal cognitione venir poi in altre et altre notitie riguardanti ad altri particolari. E già che queste apparenze sono tanto sensibili, non v'è dubbio che, applicandosi diligenti osservatori, si potrà ancora notare quanto sia vero l'avvicinamento e discostamento della luna dalla terra; essendochè, nell'avvicinarsi, tutte le macchie prossime alla circonferenza mostreranno di farsele ancora più vicine, et all'incontro più remote nel farsi l'intervallo tra la luna e la terra maggiore, atteso che nei primo caso minor parte del disco lunare vien esposta all'occhio, e nel secondo parte maggiore.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVII. Carteggio 1637-1638
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 584

   





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