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      Ma Dio ha voluto così, e, come dice il Sig.r Scioppio(99), la legge mi dà la pagnotta, e per questa via della lettura non mi impedisce il poter ancor attendere ad altri studi più nobili, e particolarmente nella via e dottrina di V. S. Ecc.ma, sì come procuro di fare, benchè con passo di testuggine e molte volte interrotto.
      Il Sig.r Scioppio la riverisce con sviscerato affetto e l'ama cordialissimamente, acclamandola lo splendore del nostro secolo. Io poi le vivo devotissimo, affezzionatissimo et obligatissimo quanto mai si puol essere, e come tale le fo umile reverenza e le prego da Dio ogni bene.
     
      Padova, li 13 Maggio 1639.
      Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maDevot.mo et Obl.mo Vero Ser.re
      Gio. Michele Pierucci.
     
     
     
      3877**.
     
      BONAVENTURA CAVALIERI a GALILEO in Arcetri.
      Bologna, 24 maggio 1639.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 136. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
     
      Ricevo favore singolare dalla gratissima sua, mentre prima mi dà nuova del suo vivere men noioso dell'ordinario, et insieme mi dà occasione d'impiegarmi ne' suoi commandi. Io procurarò a tutto mio potere ch'ella resti servita delle 12 mortadelle per Mons.r Ill.mo di Siena, meglio che non fu l'altra volta, perchè mi servirò d'altri, che ne havranno più prattica: perciò scriva pure a chi le ho da consignare, che subito lo farò. Quanto poi al mio venire costà, Iddio lo sa se io ci verrei più volentieri che in alcun altro luogo del mondo, ma il mio male non me lo permette, oltre a molte altre occupationi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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