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      M'hanno pregato che io li raccommandi; per tanto la prego che si compiaccia fargli ogni grazia: e l'assicuro che sono huomini di buonissimo gusto e che meritano d'essere serviti; e tutti quei favori che ella si compiacerà fargli saranno bene impiegati, ed io gli ne restarò con particolare obligazione.
      Mi vado trattenendo in alcune speculazioni, le quali ho quasi abbozzate; e spero in breve dargli quella ultima mano che può dare la mia debolezza, e poi gli ne mandarò la copia. Io desiderai a' giorni passati di havere il segreto di fare i sfiatatori ai condotti delle fontane sotto terra, ma non fu possibile ottenere l'invenzione; e però, dopo haverci fatta qualche reflessione, ho incontrato un modo il quale, se non m'inganno, è molto meglio di quello che è stato ritrovato costì. Ne ho fatta la prova, e riesce molto bene, ed è cosa veramente degna di sapersi. Quando V. S. l'intenderà, credo ne haverà gusto; in tanto li fo humile riverenza.
     
      Di Roma, il 15 di 9bre 1639.
      Di V. S. molto Ill.re ed Ecc.maDevotis. Ser.re e Dis.lo
      Don Bened.o Castelli.
     
     
     
      3943**.
     
      ASCANIO PICCOLOMINI a [GALILEO in Arcetri].
      Siena, 16 novembre 1639.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 154. - Autografa la sottoscrizione.
     
      Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo
     
      La nostra scarsa ricolta di vini non gli fa essere quest'anno megliori, poi che, se bene l'uve parevano di fuora incotte, al pestare poi non sono riuscite a bastanza mature. Servo in ogni modo V. S. del men cattivo che habbino fatto i miei luoghi, e posdoman mattina compariranno costà i vetturali; onde si compiaccia di dar ordine che il solito vaso sia preparato.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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