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      Ma che sbalzi di pallone? che coturni? dirò meglio, che trampoli, son questi? Dove para sì grande apertura di bocca? A lodare, ad ammirar per gran suonatore colui che si fa lecito trimpellar tutta la notte il culascione, senza lasciar mai riposar nè bestie nè christiani. Giuro per un orechio di questo musico, che altri può ben suonar meglio, ma non più di lui. Può ben altri dilettarsi della buona armonia, ma non già delle crudezze e dissonanze come lui. Può ben il senso comune gridar hoggi che la quarta non è consonanza, ch'egli dimostrerà il contrario con l'autorità delli antichi. E se l'autorità non passa per dimostratione appresso i geometri, passa non di meno appresso i Peripatetici, quali vincono se non altro per il numero. Ma fuor di burla: non si maravigli V. S. Ecc.ma del mio silenzio, perch'io sfuggivo d'incorrer nel vizio ch'io biasimo, e più tosto intendevo con il Sig.r Nardi et altri reverire e celebrare in parte il sommo merito di lei, e contracambiar nei discorsi quotidiani la cara memoria ch'ella tien di noi in tutte le lettere al Padre Rev.mo(761), seben egli meglio può a bocca farle testimonianza della mia devozione e dell'obligo ch'io le professo. Pur, acciò questa mia non venghi come per a caso, prego V. S. Ecc.ma a dirmi con suo commodo, perchè il raggio (già ch'io la tengo per luce) obliquo nel'acqua si reflette in contrario dei corpi, come la palla d'artiglieria. E le bacio con ogni affetto le mani, pregandole da Dio prosperità.
     
      Roma, 15 Marzo 1641.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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