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      Supplico dunque l'immensa sua gentilezza a rimuovere dalla mia mente questa dubitatione, che glie ne resterò con somma obbligatione: e gli bacio reverentemente le mani.
     
      Venetia, 23 Marzo 1641.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo Galilei.
      Aff.mo et Obb.mo Se.reFran.co Rinuccini.
     
     
     
      4123.
     
      GALILEO ad [ALESSANDRA BOCCHINERI BUONAMICI in Prato].
      Arcetri, 26 marzo 1641.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mas. Gal., P. I, T. IV, car. 106. - Originale, di mano di VINCENZIO VIVIANI.
     
      Molto Ill.re Sig.ra et P.rona Osser.ma
     
      Alloggia questa notte in casa mia la Lessandra, dalla quale V. S. molto Ill.re riceverà la presente. E perchè mi dice che V. S. s'è maravigliata di non havere hauto risposta da me a una sua scrittami molti mesi sono, gli dico la maraviglia dover cominciare da me, il quale gli scrissi già(771), e fin ora ne havevo aspettato risposta in vano; e supponendo io che ella per sua cortesia mi rispondesse, sappia tal sua risposta non mi esser pervenuta: per lo che cessi in amendue noi la maraviglia. E restando io sicuro d'haver luogo nella sua grazia, come io assicuro lei della mia devota servitù, quietiamoci della poca fortuna, la quale senza nostra colpa ci rende in apparenza scambievolmente colpevoli di affetto men grato; e serva oltre a ciò la presente per riconfermare nell'animo di V. S. et in quello del molto Ill.re Sig.r suo consorte la prontezza che sempre è stata e sarà in ubbidire a i loro comandamenti: e con reverente affetto ad amendue bacio le mani et prego intera felitità.
     
      Dalla villa d'Arcetri, li 26 Marzo 1641.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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