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      Et assolutamente chi ha detto, vedersi la metà del cielo, e però esser la terra collocata nel centro, ha prima nel suo cervello la terra stabilita nel centro, e quindi affermato vedersi la metà del cielo, perchè così doverebbe accadere quando la terra fusse nel centro; sì che non dal vedersi la metà del cielo si è inferito la terra esser nel centro, ma raccolto dalla supposizione che la terra sia nel centro, vedersi la metà del cielo. E sarebbe necessario che Tolommeo e questi altri autori ci insegnassero a conoscer nel cielo i primi punti d'Ariete e di Libra, perchè io quanto a me già mai discerner non gli potrei.
      Aggiunghiamo hora che sia vera la osservazione del Sig.r Capitan Pieroni del moto di alcuna fissa, fatto con alcuni minuti secondi: per piccolo che egli sia, inferisce, a gli humani discorsi, mutazione nella terra diversa da ognuna che, ritenendola nel centro, potesse essergli attribuita. E se tal mutazione è, et si osserva esser meno di un minuto primo, chi vorrà assicurarmi se, nascendo il primo punto d'Ariete, tramonti il primo di Libra così puntualmente che non ci sia differenza nè anco di un minuto primo? Sono tali punti invisibili; gli orizonti, non così precisi in terra, nè anco tal volta in mare; strumenti astronomici ordinarii non possono essere così esquisiti che ci assicurino in cotali osservazioni(779) dall'errore di un minuto; e finalmente, le refrazioni appresso all'orizonte posson fare alterazioni tali, che portino inganno non sol di uno, ma di molti e molti minuti, come questi medesimi osservatori concederanno.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





Tolommeo Ariete Libra Capitan Pieroni Ariete Libra