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      È vero che mi ritrovo qualche volta con l'Ecc.mo Sig.r Liceti, ma non le ho scritto di S. Sig.ria cosa alcuna, sapendo dal medesimo che passano continue lettere tra lor Sig.rie Ecc.me e ch'ella è benissimo informata del tutto, sì come ancora sento dalla sua amorevolissima. Questo Signore sta qua con ottima salute, e adesso stampa un'opera De pietate Aristotelis erga Deum et homines(849), che sarà circa 40 fogli, e presto, credo, stamperà ancora la lettera di V. S. Ecc.ma insieme con la sua piena risposta, mostrando egli gran godimento e senso di gloria che tra di loro passi questa disputa con tanta honorevolezza et amorevolezza reciproca.
      Ho goduto una settimana, parte qui da me e parte dal Sig.r M.e Obizi(850) al Cataio, la soavissima conversazione dell'Ill.mo nostro Sig.r Residente(851), quale tra pochi giorni sarà costì presenzialmente da lei, e le dirà qualcosa in voce in materia della sua indisposizione molto meglio di quel che farei io per lettere, perchè ne sarà da me e dall'amico informato a pieno nel passaggio ch'egli farà di qui per Ferrara: mentre io col solito devoto affetto, in nome ancora del Sig.r Scioppio e de' miei fratelli, a V. S. Ecc.ma fo reverenza.
     
      Pad.a, 6 Sett.re 1641.
      Di V. S. molt'Ill. et Ecc.maDevot.mo et Oblig.mo Vero Ser.re
      Gio. Michele Pierucci.
     
     
     
      4161**.
     
      ANTONIO NARDI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 7 settembre 1641.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 285-286. - Autografa.
     
      Molto Ill.e et Ecc.mo S.r e P.ron mio Oss.mo
     
      Sempre mi sono grate, e allora gratissime sopra ogni mia facoltà di spiegarle in carta, le lettere di V. S. Ecc.ma, quando mi porgono occasione di ammirar la felicità del suo ingegno, come pur ora mi occorre mediante la dimostrazione mandatami, quale da me è stata più volte letta e considerata, con participarla al S.r Magiotti e a qualch'altro amico, sebene per anche non l'ha veduta il S.r Torricelli, con quale non mi sono potuto incontrare, sebene l'ho cercato, et gli ho inviato le due incluse di V. S. Io per tanto resto con singolar obligo alla gentilezza di V. S., la quale si è degnata d'inviarmi la tanto da me desiderata dimostrazione; e in contracambio non ho che dargli, ma solo, per piccolo segno del mio affetto e desiderio di servirla, gli manderò la dimostrazione della prima proposta de dimentione circuli d'Archimede(852), conforme che ella mi scrisse.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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