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      Ma quello di Napoli si renderebbe migliore, qualora gli si cambiasse il Sito. Così ancora quando un Ponte avesse poco fondo, o non riuscisse comodo alla Città, presso la quale fosse collocato: o quando si facesse non iscegliendosi comodo luogo alle strade, e quando il letto del fiume, e le sponde, non hanno saldezza alcuna, sicchè non si possan difendere dallo scalzamento fatto dalle acque correnti, dal calcamento cagionato dal peso, movendosi il terreno inumidito, il quale forza la muraglia postagli sopra ad accompagnare il suo movimento, come suol fare la creta, onde si muovono i pilastri, e le moli, o calando al basso, o trascorrendo, si rompono gli archi, e tutta l'opera va in rovina: o se non avesse i fianchi cominciati oltre alle sponde del fiume, o del torrente, e nel terreno più saldo, acciocchè, allargato l'alveo, anche il ponte rimanga dentro terra, senza scalzamento alcuno: e finalmente nelle fabbriche d'altri luoghi pubblici, come sono di Tribunali, di Studj, o d'Accademie, di Dogane, e d'altri, cioè quando non saranno molto capaci, mal compartiti, privi di molte comodità necessarie, e mal collocati: o nelle fabbriche delle Chiese, di Spedali, o di Monasterj, come quando son collocati in luoghi lontani, o fondati alle rive de' fiumi, e delle rupi, che del continuo sgrottano, e rovinano, ed in terreno di non continua saldezza, o cavernoso, ed a cui soggiaccia qualche altra specie di terra, che non possa far resistenza al peso; o difficili ad andarvi, o troppo bassi, o superati da grotte, dalle quali si partecipi alcuna continua umidità, o qualche rovina: o troppo angusti, sicchè la fabbrica non possa ricevere quella capacità, e quella forma, che se le richiede: o quando il luogo sia vicino a paludi, a draghe, a fogne, a fosse, a luoghi profondi, nei quali concorrano tutte le immondezze, e tutte le acque della Città. O quando sia esposto a venti Meridionali, nè possa godere il benefizio di Tramontana, o di Ponente: e quando non ha comodità di luoghi per giardini, o per passeggi sotto l'ombra in tempo d'estate, dagli Antichi detti Crittaportici, e diete; od al Sole in tempo d'inverno: e quando non ha terreno da farvi ortaggj, e giardini, nè ha copia di acque vive.


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Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124

   





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