Pagina (57/124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E finalmente, siccome è molto difficile, e di molta fatica il fare i fondamenti in acqua, così è facilissima cosa il commettervi errori, essendo l'acqua un impedimento quasi insuperabile, pel quale altri non può vedere, e squisitamente osservare il terreno, dove si hanno da fondare le muraglie, e specialmente nel Mare, e ne' Laghi, se prima non si cerca per mezzo di macchine di cavar l'acqua, e ritenerla, affinchè non torni a riempire il luogo del fondamento. Laonde non potendosi veder da vicino la qualità del terreno, non essendo sicuri, se sotto l'acqua sia sodo, e fermo, e se vi è sabbione, o rena, o fango, è facilissimo l'errare, o per inavvertenza, o per avarizia. Benchè, secondo l'opinione d'alcuni il miglior terreno, che si trovi per fondare, sia quello, che si trova sott'acqua. Il che per le ragioni dette non si può assolutamente affermare. E tutto questo, che si è detto, appartiene alla prima distinzione dei fondamenti. Ora, per condurre a fine il discorso di questo Capitolo, il quale forse per la necessità della materia è più importante d'ogni altro del presente Trattato, prenderemo a considerar quello, che appartiene alla seconda distinzione dei fondamenti, là, dove si disse, altri essere i fondamenti naturali, e altri gli artificiali. I fondamenti naturali sono tutte le specie di terreni, de' quali si è forse ragionato a bastanza, fra i quali si dee porre il terreno sassoso, cioè quello, in cui si trovano massi di tufo durissimo, di pietra forte, di pietra serena, e di tischio, che è una ragion di pietra fatta naturalmente di spessissime, e di minute, e di grosse ghiare, collegate insieme da una terra


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124

   





Mare Laghi Capitolo Trattato