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      Questo si potrà agevolmente intendere col mezzo di questo esempio.
     
      [vedi figura08.gif]
     
     
      Fra le misure, come, quando l'altezze non corrispondono alle larghezze. Il che accade spesse volte nelle stanze: e quando ne' Tempj le grandezze de' fianchi, e delle spalle, sono sproporzionate al rimanente del corpo della fabbrica: e, quando il comparto dell'Architrave, del fregio, e della cornice, non è proporzionato all'altezza della colonna. Oltre a ciò gli Architetti errano nelle misure, quando misurano le fabbriche antiche con le misure moderne, e non con le antiche, colle quali furono fabbricate, cioè, o colla decempeda, o col cubito, o col piede, o col palmo antico Romano, il quale è diverso dal palmo moderno, che oggi si usa in Roma, che è maggiore del palmo antico, composto di quattro dita, siccome si ritrae da Vitruvio; ma il palmo moderno è piuttosto lo stesso, che la Spitama detta volgarmente Spanna. E benchè le moderne si possano ridurre alle misure antiche, nondimeno nel misurar le fabbriche antiche è meglio servirsi delle misure antiche, poichè le moderne non corrispondono precisamente alle antiche, siccome si vede nel braccio Sanese, che è alquanto differente dalla misura di due piedi antichi Romani; forse perchè le dita son formate di quattro più grossi grani d'orzo per traverso, che ogni dito è composto di quattro granelli d'orzo, e ogni palmo di quattro dita; onde crescendosi le dita in grossezza, si accresceva l'estensione del palmo, e per l'aumento di questo veniva slungato il piede.


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Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124

   





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