Pagina (83/124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E tutti questi sono i più notabili errori, che occorrano nel tralasciare il decoro della fabbrica.
     
     
     
      CAPO VIII.
     
      Degli errori, che dagli Architetti si permettono, mentre i Ministri usanocattivo ammassamento, e mala struttura di mattoni, e di pietre,
      facendo mala composizione di muraglia.
     
      Gli errori, che gli Architetti lasciano commettere dai fabbricatori nell'ammassamento, e nella struttura delle muraglie, non solamente son cagione della difforme apparenza loro; ma ancora (e questo è ciò, che più importa) di fare che non durino lungo tempo. E però gli Architetti son tenuti a osservare, colla maggiore industria loro possibile, il modo tenuto dai Muratori nel fabbricare. Questi errori consistono nel fare i muramenti non esattamente livellati, e squadrati, e negli ordini, e nei filari delle pietre, e dei mattoni non ben posti in piano, nè ben battuti, e con troppa calcina, e che sia di mala qualità, e mal composta: ovvero nel mal collegamento dei mattoni, e delle pietre, e dei filari insieme in ciascun piano; non solo nella corteccia, e nella fodera del muro dalla parte di fuori, ma ancora nel riempimento della parte di dentro, e nel congiungere il ripieno con essa: onde si fa una muraglia male unita, e non soda, e tale, che per se stessa si può scrostare, e facilmente a poco ridursi in rovina: imperciocchè la molta calcina, e mal lavorata, e peggio impastata, rasciugandosi perde il nervo, e si converte in terra: benchè la calcina mescolata colla puzzolana non sia di questa natura, onde si vede nelle muraglie antiche di Roma in tal quantità, che agguaglia la grossezza dei mattoni, non solamente gli lega, ma gli supera nella durezza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Trattato sopra gli errori degli architetti
di Teofilo Gallaccini
1767 pagine 124

   





Architetti Ministri Architetti Architetti Muratori Roma