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      Tornata in sè stessa, dopo quel magnifico pugno, Ida strappò i panni, con cui l'avevano imbavagliata, e si avvinse alla portiera della carrozza, girando fortemente colla vittoriosa sua destra la chiave del saliscendi.
      Essa era pervenuta ad aprirlo, e l'aura della libertà avea già rinfrescato il suo volto. Ma il prete, che avea potuto mantenersi in silenzio ad onta del gran colpo e del ceffo insanguinato, non volle permettere la fuga della sua preda, ed afferrandola con ambe le mani, diè in uno strido tale di ferocia da far balzare e dar della testa al tetto della vettura ai due masnadieri.
      In un momento l'infelice fanciulla fu ricacciata sul suo sedile, la portiera richiusa, e ad ognuno degli sgherri fu ingiunto dal loro capo di non mover la mano dal saliscendi sino a raggiungere la destinazione.
      E qual era la nuova destinazione?
      Ida non la conosceva certamente, e probabilmente nessuno ancora, giacchè Gaudenzio avea determinato la direzione a mezzogiorno, ma non avea egli stesso fissato il sito di reclusione destinato alla bella cattiva, avendo a sua disposizione molti conventi, fortezze e castelli. Tale è la potenza di questa setta di demoni, indispensabili a tutti i despotismi che servono come spie, delatori e birri, e dei cui mezzi immensi dispongono liberamente. Io non mi accingerò a descrivere la setta diabolica che prende il suo nome dal giusto(30), e che lo prende giustamente per mascherare le sue nefandezze. Moderno proteo, maledetto dal mondo che ne conosce le scelleraggini, esso sparisce ove un lume di libertà si mostra che lo abbaglia e lo annienta; ma ritemprato sulla soglia della tirannide, la spinge a dilatarsi, la suscita, la fomenta, ove ne trova il minimo germe, e solo quando i popoli, imbrattati della ruggine dei loro ferri, li scuotono, l'infrangono, e ne scaraventano i rottami sui loro oppressori, allora il proteo sveste le odiatissime sue forme, e fuggendo l'ira giustissima degli oppressi, ricomparisce altrove, e sotto aspetto sorridente e moderato dice: "anch'io sono liberale!


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





Ida Gaudenzio