Pagina (75/195)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Al circuito esterno della mura in parte diroccate, ma tuttora altissime, corrispondeva il cortile interno, circolare pure, con due linee di balaustrate a ringhiere, corrispendenti a due piani d'abitazione.
      Sotto i due piani, che potrebbero chiamarsi di viventi, e che abitavano custodi e guarnigione, ne esisteva un altro sotterraneo che si poteva intitolare delle sepolture. Vi si scorgevano delle pusterle, che avevano l'apparenza piuttosto di portelli da cannoni, come usasi a bordo delle navi da guerra, che di porte d'entrata d'abitazione umana. Eppure tali usci mettevano nell'interno di fetidi sotterranei, testimoni secolari d'ogni scellerata atrocità dei preti, e occupati oggi da infelici prigionieri politici, cioè da generosi patriotti vittime del Papato, che avean cospirato contro il più abbominevole dei governi. Alcuni di essi languivano alcuni da molti anni, quasi dimenticati da un mondo che non dovevano più rivedere poichè se v'è tirannide implacabile e che non perdona, essa è certamente la teocratica, composta di gente senza cuore, senza coscienza, che edifica la sua esistenza di menzogna sul cielo, e che più d'ogni altro genere di perversi sulla terra si è consacrata ai godimenti mondani.
      Il pian terreno, ove si entrava dunque in luridi sotterranei(35), era occupato da prigionieri, e le gallerie di legno o formate da balaustrate, con scalinata a destra e sinistra del portone d'entrata, mettevano nella abitazione dei liberi, ed alcune stanze di questa si concedevano a' condannati per delitti leggieri, e massime a coloro che grossamente potevano pagare il privilegio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





Papato