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      Ora s'avvicina la mezzanotte, tempo delle ronde, ed io sono obbligato a trovarmi al mio posto. Addio!"
      Così dicendo i due amici si abbracciarono e si divisero.
      Leonida chiuse l'uscio e si ritirò al corpo di guardia per eseguire la ronda a cui doveva conformarsi con un picchetto de' suoi Volontari, accompagnando la ronda dei birri, che non si fidavano di visitare le celle dei detenuti da soli.
     
     
     
      CAPITOLO XXI.
     
      LA LIBERAZIONE.
     
      Chiama gli abitatori dell'ombra eterne,
      Il rauco suon della tartarea tromba:
      Treman le spaziose atre averneE l'aèr fosco a quel rumor rimbomba.
      (TASSO.)
     
      Leonida nel suo soggiorno in San Leo s'era invaghito della bella Cecilia, figlia unica del custode, e la vezzosa fanciulla avea corrisposto al di lui affetto. Così si spiega la possibilità d'aver le chiavi di qualunque cella dei prigionieri. Qual comandante poi della compagnia, che formava la guarnigione della fortezza, egli poteva chieder liberamente la chiave della Santa Barbara per fornire i suoi militi delle munizioni necessarie.
      Qui ci tocca tornare a Gaudenzio, che per alcuni giorni era stato obbligato a letto, da un raffreddore preso nella violenta(37) impresa del ratto.
      Ma il Gesuita era risoluto, e non voleva perdere per ciò il frutto delle sue fatiche. Nella notte della domenica egli aveva dunque deciso di dar l'assalto alla fortezza, e l'idea di possedere tanta beltà lo gettava in un orgasmo indescrivibile di delizie e di timori. Poichè sempre qualche indiavolato Martino Franchi si attraversa sul sentiero dei godimenti terrestri dei poveri chercuti.


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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