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      - (Ma quante non sono le donne che sanno il clero bugiardo, che sono colte e che pure frequentano la maledetta bottega per abitudine, per ipocrisia o per fini non religiosi!) -
      Quella mia carissima fidanzata lasciossi un giorno, per curiositā donnesca, persuadere da sua zia a visitare la matriz per vedervi quel frate, di cui si raccontavano portenti, e che tanti possedeva talismani di Terra Santa. L'astuto prete faceva poi valere tutti quei suoi giocattoli da ciarlatano con una chiacchiera da infinocchiare sino al delirio le sue ascoltatrici. Egli avea dei mosaici del Santo Sepolcro, delle olive che avea lasciato Cristo nel giardino degli Olivi, ove egli si cibō, dopo l'orazione, di quelle frutta, e che miracolosamente si conservavano ancora intatte ai giorni nostri. Un occhio di Santa Tecla, uno stinco di San Tommaso, che apparteneva all'incredulo che volle toccar le piaghe del Salvatore. E credo anche un osso del dito di Giosuč con cui quel generale ebreo fermava il sole. Ma ciō che pių millantava il mascalzone e che spacciava come infallibilmente miracoloso era un crocifisso del legno della vera croce, e questo potea chiamarsi il suo cavallo di battaglia, giacchč altro non era che un magnifico pugnale a cui la parte inferiore del crocifisso serviva di astuccio e la superiore d'impugnatura.
      Erano le cinque d'una sera di giugno quando Dolores con sua zia, avvolte in un gruppo di donnicciuole, entravano nella cattedrale per udire le sante parole del missionario, o, come dicono i preti, colla modestia che li distingue: la parola di Dio!


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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