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      Io non ho mai potuto concepire come un contadino, che vi sa fare i conti meglio d'un matematico, possa credere alle mille menzogne propagate dai preti. Eppure il contadino con tutti i suoi vincoli e le sue miserie è il più fermo sostegno del despotismo e dell'impostura.
      L'astuto prete s'era introdotto nella casa di donna Rita zia di Dolores, con cui la mia bella fanciulla conviveva dopo la perdita dei genitori, ed ove io mi recava ogni giorno.
      Zabedeo però che d'ogni cosa era informato e che sapeva Dolores a me fidanzata, ed io un osso un po' duro a rodere, veniva in quella casa quando mi sapeva assente.
      Il birbante conosceva che, qual Legionario Italiano, io non poteva in quei giorni di pericolo per la nostra patria adottiva, trasgredire il mio dovere di milite. Egli quindi preparava i suoi piani di seduzione e facea le sue visite quando mi sapea di servigio.
      E di tutto ciò ero minutamente informato dalla mia Dolores, che ad onta d'esser una semplice ed innocente fanciulla, non avea mancato d'insospettirsi delle voglie brutali del negromante.
      Fu per me una terribile notte quella del 22 luglio 1847 in cui si seppe che l'esercito nemico, assediante Montevideo, dovea dare un assalto, e poi non fu che un falso allarme.
      Comunque fosse la Legione era consegnata in quartiere, pronta ad accorrere ove il bisogno lo richiedesse, e quel pugno di giovani che la componevano, avanzo di cento gloriosi combattimenti, passeggiava nel quartiere desioso di menar le mani, e la popolazione(68), di cui gl'Italiani meritarono la fiducia, era lieta di saperli in armi.


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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