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      Noi scansiamo quanto possibile incontri con gente del Governo, ma certamente ogni volta che fummo cercati, ci trovarono, e la mia gente in nessuna circostanza combatte tanto volentieri quanto contro le livree.
      A noi un buon cavallo serve per ogni cosa, e quando è stanco, ne troviamo subito un altro in questi immensi campi ricchissimi di ogni sorta di bestiame(100).
      I momenti d'ozio noi li occupiamo a far selle, lacci, bolle(101), maniadores(102) e tutto che ci abbisogna per la vita materiale. E voi capite quanto sia necessario di tener in regola ogni nostro arnese indispensabile ad ogni ora per vivere e combattere.
      Anche la vita morale è qui in onore, e tra noi si trova sempre qualche avanzo dalle scuole cittadine, che insegna a leggere e scrivere a chi non sa, e nelle nostre serate campestri qualche vecchio, sperimentato da lunghi anni alla nostra guerra d'indipendenza, racconta alcune volte novelle e favole, ma sempre argomenti che possano adornare la vita intellettuale di chi le ascolta.
      Io sono qui il capo, ma per l'elezione liberissima de' miei compagni, che, dopo d'avermi eletto, d'altro non si curano, e la mia volontà è legge, mentre i veri rappresentanti del popolo, eletti come me in ogni centuria, non si presero mai pensiero di avvertirmi che un altro è destinato a sostituirmi. Qui non preti, non prefetti, non birri, non dottori, non quell'ammasso di leggi scritte, che finalmente s'interpretano sempre dai potenti, come a loro fa comodo. Ma quando occorre qualche differenza tra gl'Indipendenti (cosa rara) essi ricorrono a me ed in poche parole la contesa è regolata, senza spese e cartastraccia.


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Cantoni il volontario
Romanzo storico
di Giuseppe Garibaldi
Politti editore Milano
1870 pagine 195

   





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