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      E le potenze protettrici dormono, o peggio leggono ogni giorno tali orrori e non fanno niente. Dicono che l'insurrezione in Creta da per sé non sarebbe niente, ma potrebbe divenire importante, svegliando la questione d'Oriente! Dunque non è niente il vedere 250.000 cristiani trattati così?
      I Consoli inglese e francese danno balli e rappresentazioni teatrali sui loro vapori. Fremo, pensando che nessuna voce si alza per proteggere una popolazione di martiri!
      Ebbene; io vengo in nome di questi poveretti, che restano ancora, a supplicarvi, mio augusto amico, di fare tutto quanto è in vostro potere per mandare a questo povero popolo dei volontari. Ho fatto e faccio quanto posso; ma che cosa sono i miei mezzi? Nemmeno una goccia d'acqua nell'Oceano. Ho scritto ai giornali inglesi, tedeschi e francesi per fare conoscere la verità. Ogni istante della mia vita è consacrata a questa interessante nazione. Vi sono 45.000 soldati venuti da fuori e circa 15.000 dell'isola, fra volontari e militari regolari; oggi sono arrivati 1200 albanesi; e questi sono da temere più di 2000 turchi perché, essendo montanari, si arrampicano sugli scogli e possono fare gran danno ai cristiani. Sono come lepri per la prestezza e come camosci per l'agilità.
      Saprete che da per tutto si sono formati comitati per raccogliere il denaro che viene da tutte le parti. Se conoscete qualche uffiziale di coraggio, di cuore e di entusiasmo per la santa causa della libertà, mandatelo al comitato di Atene, che raduna intorno a sé tutti i volontari.


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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