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      Se poteste mandare in aiuto ai Cretesi 500 uomini, salvereste forse questo disgraziato paese. Mi direte che ci vogliono denari; ma mi pare che il comitato di Firenze sarebbe in grado di fornire a questi ufficiali e soldati il denaro necessario per giungere ad Atene. Vi sono trenta vapori turchi, che giorno e notte fanno il giro dell'isola; ma, con tutto ciò, finora i comitati di Sira e di Atene hanno potuto mandare agli insorti fucili, munizioni e diversi volontari. Coroneos, un bravo colonnello greco, è giunto qui da pochi giorni con alcuni volontari; ma il pane e le scarpe mancano completamente. Il console americano e il russo hanno chiesto ai loro governi di fare imbarcare sulle fregate qui residenti le famiglie degli insorti per condurle in Grecia; ma lo permetterà il turco?
      Il villaggio di Khalepa finora è rimasto intatto, grazie ai turchi, che hanno preso possesso di tutte le case e proprietà delle famiglie greche fuggite. La vigna, in mezzo alla quale è posta la casetta che abito, sta fra due famiglie di briganti turchi che vengono con le pistole e i fucili per rubarmi di giorno.
      Il 1° settembre fui tenuta 25 minuti fra vita e morte.
      Ero nel mare quando un Seliniote volle cacciarmi fuori non per ammazzarmi perché teneva le armi su di me e poteva farlo, ma per maltrattarmi e portarmi sulle montagne dove stava col suo nido di briganti. Mi sono salvata nuotando e per l'arrivo di un turco meno sanguinario.
      In nessun paese, credo, ci sono delle montagne così aspre come in Creta; se aveste la fortuna di potere mandare alcuni volontari, bisognerebbe che fossero piuttosto della razza caprina che umana; il solo entusiasmo può animare dei giovani e forti a venire in questo paese di disagi!


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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