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      L'inverno è stato molto più dolce qui degli anni scorsi; vedo dalla vostra lettera che in Creta come nel sud dell'Italia è stato molto rigoroso.
      Francesca e la Pisceni vi salutano cordialmente. Sono per la vita vostroG. Garibaldi.
     
     
      Caprera, 4 maggio 1874.
      Speranza amatissima,
      la vostra lettera del 18 del mese scorso mi ha afflitto, perché lascia trasparire tutto il dolore della vostra anima. Sono del tutto incapace di consolarvi, essendo io stesso così esacerbato da tante cose che vi racconterò quando avrò il bene di baciarvi la mano.
      Vi hanno tradita, mia povera amica, e vi tradiranno ancora, come hanno tradito me e mi tradiranno di nuovo. Non è così in questo mondo perverso che si chiama civile?
      Venite a passare qualche giorno con noi in questa isola. Troverete qui della gente che vi ama: venite.
      Sono per la vita vostroG. Garibaldi.
     
     
      Caprera, 25 maggio 1874.
      Speranza amatissima,
      quando arriverete a Caprera saremo tutti felici. Vi aspettiamo dunque e io sono per la vita vostroG. Garibaldi.
     
     
      Caprera, 28 maggio 1874.
      Speranza amatissima,
      vi attendo dunque l'8 del mese venturo con la matrona, il piccolo cane e tutto ciò che vi piacerà d'avere con voi. Spero che riposerete qui il vostro fisico stanco. Vedrete come i miei dolori mi hanno provato e piangeremo insieme.
      Un saluto cordiale da tutti.
      Sempre vostroG. Garibaldi.
     
     
      Caprera, 22 giugno 1874.
      Speranza amatissima,
      un sincero ringraziamento per la graziosissima fotografia che è di già messa nell'album di Francesca, come per la birra, il formaggio, i biscotti e il sapone.


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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