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      Per dire la verità ho sentito parlare tanto bene di quel «pensionnat» che dovendo lasciare Anita in Isvizzera ve l'avrei messa, se non avessi temuto di offendere la Maier levandogliela.
      Se fossi stata contenta in tutto della Maier, non vi avrei mai pregato di levarla da Winterthur. Ora la cosa si fa da sé e sono convintissima che Anita guadagnerà molto. Di certo mi ha dato un bel da fare a scrivere di qua e di là e se non mi conosceste potreste pensare: Che diavolo! Speranza mi scrive che Anita resta a Winterthur e due giorni dopo la mette in un altro Istituto!
      Perciò vi ho tediato raccontandovi tutto l'andamento della cosa.
      Ora ho stabilito che l'8 di questo mese Anita sarà accompagnata da persona fidatissima da Winterthur a Echallens - un viaggio in ferrovia di circa 10 o 12 ore. Ho già mandato il primo trimestre alla Sig. Cruchet, le ho scritto già tre lunghe lettere. Anita le è caldamente raccomandata non solo dal suo illustre nome ma dalla mia amica di Ginevra che ebbe a Echallens le sue figlie.
      Il «Pensionnat» di Echallens è posto, così sento, in un bel parco ove le giovani godono tutto il bene della campagna. La ferrovia tocca il paesetto Echallens, situato a piccolissima distanza di Lausanne.
      Io avrei dovuto domandarvi il permesso prima di prendere questa decisione ma: 1° Il tempo non bastava per ottenerlo prima del 7 ottobre e un sentimento di onore leso mi fa desiderare di non lasciare Anita un'ora a Winterthur dopo l'8.
      2° Chiedendo il vostro permesso, sembrerebbe che io volessi liberarmi di Anita.


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Lettere a Speranza von Schwartz
di Giuseppe Garibaldi
pagine 112

   





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