Pagina (110/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La vecchia abitudine dei comitati, delle commissioni e dei parlamenti getta negli anzidetti casi di nazioni padrone di loro stesse una turba d'aspiranti alla direzione della cosa pubblica, che sventuratamente riescono sempre con una minoranza buona o mediocre, ma con maggioranza pessima, e quindi annientato il po' di buono che vi si trova.
      E perchè non scegliere un onesto solo per capitanare la nazione e con voto diretto? Non è più facile trovarne uno che cinquecento?
      Il maggiore dei popoli della terra, il Romano, chiamò quell'uno Dittatore. - Chiamatelo voi come diavolo volete. Insignitelo del supremo potere per due mesi, per due anni, se meglio vi pare. Non successori nella stessa famiglia, non eserciti permanenti. - Dieci onesti cittadini per littori, e l'esercito Nazione se la patria è minacciata. - Supponete ch'egli sia solamente onesto, e questa è la qualità che voi dovete cercare. - Non è amministratore, militare, finanziere, ma saprà trovare della gente idonea per ogni provincia. E non avrete il bisantismo, con quella turba di ciarlieri che assordano il mondo e mantengono l'Europa in una vera Babilonia.
      Con degli onesti ai governi potranno avverarsi tutte le questioni politiche e sociali, e sopratutto si potrà provvedere subito alla soppressione di quel macello umano che si chiama guerra.
      Il macchiavellismo è oggi una parola esecrata; eppure Macchiavelli è uno dei grandi di cui si onora l'Italia. Così avvenne alla dittatura. Perchè vi furono dei Cesari, dei Buonaparti, pare non vi possano essere più delle dittature oneste.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





Romano Dittatore Nazione Europa Babilonia Macchiavelli Italia Cesari Buonaparti