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      «Alzatevi e conduceteci alla liberazione dell'eroina dei Mille» ripeterono i valorosi. La nobile e generosa Lina, spinta dalla gentilezza del suo carattere e più d'ogni altro commossa dalla scena interessante, solcò la folla, si avvicinò alla genuflessa, le porse la mano e l'aiutò a rialzarsi. Da quel momento la Romana fu consacrata per la vita alla vezzosa figlia delle Alpi.
      Muzio, commosso, e cogli occhi umidi, porse anche egli la sua destra a quella donna già cara al suo cuore, e ritemperandosi nella virile sua natura, disse ai compagni: «È tempo che ci moviamo, e siccome pericoloso o imprudente sarebbe di uscire in massa, noi andremo alla spicciolata, e per diverse vie ci riuniremo nelle vicinanze del convento di S. Francesco per la liberazione di Marzia: ciò che deve eseguirsi prima delle 2 antim. per aver tempo di prendere la campagna».
      Ad uno ad uno uscirono i fieri campioni della libertà romana, dalla catacomba; e, giunti tutti all'aperto, e congedate le sentinelle, Muzio disse ai quattro compagni, le due donne, Nullo, e P...:
      «Ora a noi, senza bisogno di dividerci di più, noi possiamo camminare per coppie, ad una certa distanza, perchè non si smarriscano coloro che meno di me sono pratici di Roma».
     
     
     
      CAPITOLO XLII.
     
      LIBERAZIONE
     
      Il rumore d'infrante cateneSulla fronte di truce tiranno,
      D'ogni suono è il più grato.....
      (Autore conosciuto).
     
      I trecento erano gente a tutta prova, e certo per essi il rischio sorrideva come il bacio d'un'amante. Tutti però essendo giovani e non pratici d'ardue imprese, Muzio, che voleva assicurarsi il successo della liberazione, volle incaricare Nullo e P.... della parte ove abbisognava maggior perizia e sangue freddo.


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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