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      Il 1° ottobre, essendo stato impegnato prima dell'alba, nell'ardua battaglia, io mi trovavo completamente digiuno verso le 3 pom., quando, occupato ad ordinare le colonne d'attacco delle riserve giuntemi da Caserta, per lanciarle sul nemico tra S. Angelo e S. Maria, in quel punto mi comparve un angelo tutelare; era la graziosa ed intrepida figura della Jessie; - la sua apparizione mi colpì e richiamommi alla memoria la generosa e cavalleresca nazione, a cui immeritamente sono debitore di tanta simpatia. - Essa me ne figurava l'emblema, tanto più che mi si presentava accompagnata da un giovane marino della flotta inglese(62) in uniforme, portando un canestro pieno d'ogni ben di Dio.
      Se non è questa fortuna, bramo mi si accenni a delle migliori! E fra me dissi: questo è buon augurio. - Io avrei forse ceduto alla tentazione ed alla fame ch'era molta, ma un obice esploso a poca distanza mi richiamò al dovere, e ringraziai la gentile signora, pregandola di ritirarsi, cosa che la coraggiosissima donna eseguì con reluttanza. Io era stato contuso da un pezzo di quell'obice alla coscia sinistra.
     
     
     
      CAPITOLO L.
     
      CONTINUA LA BATTAGLIA DEL VOLTURNO.
      BRONZETTI A CASTEL MORRONE.
     
      A egregie cose il fort'animo accendonoL'urne de' forti, o Pindemonte!
      E bella! e santa fanno al vïatorLa terra che le ricetta.
      (FOSCOLO).
     
      Accanto alla illustre e martire famiglia dei Cairoli, e di tante altre per cui veste lutto l'Italia militante, l'Italia dei generosi! posiamo alla venerazione di tutti, quella dei Bronzetti.
      Il maggiore, caduto contro gli austriaci a Seriate.


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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