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      Ciò prova a sufficienza non esser questa l'età dell'oro, e prova che il male supera tuttora il bene nelle afflitte nostre contrade. - Chi sono i sostenitori del pretume? I minchioni ed i birbanti. I governanti presenti dell'Italia sono quindi o birbanti o minchioni, - piuttosto arcibirbanti! E tutto questo gran popolo libero ed indipendente a cui s'impone tutta cotesta bordaglia, io mi vergogno di qualificarlo e di appartenervi!
      Sebbene vinto l'esercito borbonico al Volturno, il cherchume perciò non cessava dalle sue reazionarie trame; - esso fu scosso, scompigliato, atterrito dalla gloriosa vittoria della giustizia, ma rialzavasi presto, e non frenava la sua libidine di congiure e di tradimenti contro la terra che per sua sventura generava e nutriva cotesto mostro dalle mille teste.
      Corvo, il gesuita, il terribile agente della reazione clericale-borbonica, sdegnato prima contro i correligionari della camorra, e della bottega di Napoli, era poi sdegnatissimo contro i generali di Francesco II che con un immenso e brillante esercito, s'eran lasciati battere da un pugno di rompicolli.
      Come abbiam veduto, egli avea lavorato in Napoli con un accanimento straordinario per suscitare il partito ad un movimento d'insurrezione, che avrebbe servito di potente diversione a favore dell'esercito di Capua. Egli avea assistito a tutte le riunioni della camorra, avea picchiato a tutte le porte dei conventi, dei prelati e dei parroci. Ma vi vuol altro: - l'affare era arduo per i grassi ministri di Dio!


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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