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      Fu valevole cattura quella del Loiolita; ed alcuni dei villici, che, più vicini a lui, l'avevano veduto cadere, lo diedero per morto; e colla perdita del capo ebbero pretesto di ritirata tutti quei paesani, che preferivano certamente una cena in seno alle loro famiglie - alle avventure guerresche, nelle quali erano stati trascinati dai preti, ed alla gloria del paradiso.
      Non così i cacciatori dell'esercito borbonico: trincierati dietro alle barricate, essi sostennero tenacemente l'urto della colonna dei liberi; e solo dopo una mischia accanita, essi volsero le spalle e si arrampicarono sulle falde dei monti, di dove danneggiarono ancora per un pezzo i nostri, e ne turbarono la marcia.
     
     
     
      CAPITOLO LVIII.
     
      TORA.
     
      A noiMorte apparecchi riposato albergo,
      Ove una volta la fortuna cessiDalle vendette, e l'amistà raccolga,
      Non di tesori eredità, ma caldiSensi, e di liberal carme l'esempio.
      (FOSCOLO).
     
      Tora era veramente occupata dal colonnello Chiassi, lombardo, uno dei migliori generati dal risorgimento italiano. - Chiassi, di cui l'Italia andrà superba anche nelle generazioni future le più remote.
      Chiassi era uno di quei pochi, che accoppiavano al merito di gran cittadino e d'esimio guerriero, la modestia d'una vergine; e devo confessarlo, l'Italia, fra le nazioni ch'io conosco, è certo una delle meno povere in questo genere di tipi che onorano l'umana famiglia. Sì! patria mia, consòlati nelle tue sventure. - Ogni nazione ha i suoi uomini illustri, i suoi prodi, e forse popolazioni delle tue più robuste, - e ne ripeterei la causa se volessi imbrattare di nero anche questo foglio.


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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