Pagina (38/105)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E l'ermo,
      Anelante, cercai sul derelittoLido della Sardegna, e te trovai
      Caprera venturosa. Oh! caro scoglio,
      Refugio amato dal mio cuor, qual donnaAmata! E se scordar potessi il Mondo
      Tra i tuoi dirupi, nulla più vorreiDesiderar su questa terra, e un sasso
      Chiederti del superbo tuo granitoPer ricoprirmi...! Ma non sarà vero,
      Io che giurai di non depor l'acciaioSinché l'Italia sia calpesta, ancella
      Di masnadieri! E là, sulle Lagune
      Schiave, non son della mia donna l'ossaForse insepolte ancor? Dunque quïete
      Non si ricerchi in questa vita. I Regi
      Tormentatori, e tormentati, e praviVogliono..., e sia; noi che siam nati al culto
      Dell'amore fraterno, alla vendettaEd alla strage sol si pensi. I campi
      Noi solcherem sudanti, e le carezzeCalpesteremo de' potenti. Ov'arda
      Dello schiavo lo sdegno, alle battaglieRitornerem. Intanto, il solitario
      Tuo sen disserra alla sventura, o sacraFiglia dell' onde, e l'ombra de' tuoi massi
      Consenti, infin che Libertà ci appelli!
      Qui non s' innalzan di colossi alteriLe superbe macerie, il simulacro
      Della burbanza de' potenti, erettoDalla fatica dello schiavo, e il segno
      Di fasto non iscorgi. Il santuarioDella natura è questa alle Tirrene
      Onde ritolta dall'immensa destraDi chi sospinse l'Imalaia e l'Alpi.
      Di prischi abitator sorgon vestigiDovunque, tra le balze ed i dirupi
      Della selvaggia, ma di umíl proscrittoE perseguiti furon gli abituri(125),
      Connessi appena da cemento. Il climaCome il granito vi è robusto e i venti
      Non consenton le nebbie, e quindi il morboMicidial non vi alberga; alle propinque


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Carme alla Morte
Poema autobiografico
di Giuseppe Garibaldi
Zanichelli Bologna
1911 pagine 105

   





Sardegna Mondo Italia Lagune Regi Libertà Tirrene Imalaia Alpi