Pagina (4/113)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Costoro, con un altro scopo però dei dandies, si sforzavano d'afferrare qualche profilo di quelle beltà, che la differenza di fortuna allontanava da essi; e questa preoccupazione li distraeva dallo splendido panorama spiegato ai loro occhi.
      Dal lato opposto del bastimento, appoggiati ai mucchi di cordami arrotolati, erano in gruppo i poveri diavoli della terza classe, i quali terminavano quelle provviste che le nausee avevano lor impedito di toccare e che non avevano uno sguardo pel più meraviglioso spettacolo del mondo; il sentimento della natura, infatti, è privilegio degli spiriti colti non intieramente assorbiti dalle materiali necessità della vita.
      Era un tempo magnifico; i flutti s'accavallavano a larghe ondate senza aver la forza di cancellare la scia del bastimento: il fumo della macchina, che faceva le nuvole di questo splendido cielo, si perdeva lentamente in leggeri fiocchi d'ovatta e le pale delle ruote movendosi in una polvere diamantata in cui il sole sospendeva delle iridi, percuotevano l'acqua con un'attività vivace, come se avessero avuto coscienza della vicinanza del porto.
      Quella lunga linea di colline che, da Posilipo al Vesuvio, disegna il golfo meraviglioso in fondo al quale Napoli si riposa come una ninfa marina che si asciuga sulla riva all'uscire del bagno, cominciava a pronunciarsi colle sue ondulazioni violacee e si staccava con un colore più marcato dell'azzurro scintillante del cielo; e già qualche punto bianco, picchiettando il fondo scuro del quadro, tradiva la presenza delle ville sparse per la campagna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano
1910 pagine 113

   





Posilipo Vesuvio Napoli