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      Non tocca forse a me che sono sua innanzi a Dio e che lo sarò ben presto innanzi agli uomini - benedetta da voi, mio caro zio, - il calmare questa immaginazione sovreccitata, il cacciare questi vani fantasmi, il rassicurare per mezzo della mia sicurezza apparente o reale questa ansietà smodata, sorella della monomania; e di salvare, per mezzo della felicità, questa bell'anima turbata, questo spirito gentile in pericolo?
      - Voi avete sempre ragione, miss Ward, disse il commodoro ; ed io, che voi chiamate sapiente, non sono che un vecchio pazzo. Credo che questa Vincenza m'abbia fatto un sortilegio; m'ha fatto girar la testa con tutte queste storie. Quanto al conte Altavilla, le sue corna e i suoi gingilli cabalistici mi sembrano assai ridicoli. Senza dubbio, era un strattagemma immaginato per farti dimenticar Paolo e sposarti a lui.
      - Può essere che il conte Altavilla sia in buona fede, disse miss Ward sorridendo; or ora non eravate ancor voi del suo parere sulla jettatura?
      - Non abusate dei vostri vantaggi, miss Alicia; d'altronde non mi sono ancora tanto rinsavito dall'errore che non possa ricaderci. Il meglio sarebbe di lasciar Napoli col primo battello a vapore e tornarsene tranquillamente in Inghilterra. Quando non vedrà più le corna di bove, le dita allungate in punta, gli amuleti di corallo e tutti questi diabolici enigmi, la sua immaginazione si tranquillerà ed io stesso dimenticherò queste stapidaggini che per poco mi facevano mancare di parola e commettere un'azione indegna d'un gentiluomo.


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Jettatura
di Théophile Gautier
Sonzogno Milano
1910 pagine 113

   





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