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      Fu quegli che al principio dell'undecimo secolo ideò tanti particolari segni onde esprimere i diversi suoni, i quali perfezionati in progresso di tempo a noi sono giunti sotto il nome di note, e formano omai la lingua musicale di tutta l'Europa. Fu quegli il primo che indicò le diverse linee paralelle ed orizzontali onde esprimere con varj segni sopra le medesime, e negli spazj fra esse interposti, tutti gl'intervalli ed i rapporti del nostro sistema; che inventò diversi strumenti; che ordinò la scala secondo l'ordine naturale, e che questa pur anco divise in varj esacordi. Quegli finalmente fu che in varie guise dilatò il musicale sistema e che il contrappunto eziandio in migliore stato condusse1.
      Qui per altro convien riflettere che, sebbene dalla caduta del Romano Impero sino al decimo quinto secolo in qualche maniera si coltivasse l'Arte musicale, e che verso la fine del XIII, ed al principio del XIV secolo segnatamente ricevessero le regole armoniche alcuni rischiaramenti per opera del celebre Marchetti di Padova2; pure egli è certo che questa bell'Arte prima del suddetto Guido d'Arezzo si coltivava con un pessimo e barbaro gusto, tutto proprio di que' tempi, e dietro poi gli stabilimenti Guidoniani rimase la suddetta bell'Arte per lunga pezza in una certa puerile semplicità. Fu dunque, come ho detto, nel secolo XV, che la Musica in Italia cominciò a fare qualche progresso; e tanto principalmente si ottenne per le cure e lo studio di Prosdocimo Beldemando di Padova, di Franchino Gaffurio di Lodi, di Giovanni Spatario di Bologna, di Antonio Squarcialupi di Firenze e di alcuni altri autori, che in tale secolo fiorirono, e ci lasciarono diversi scritti intorno alla Scienza Armonica; siccome pure per opera del celebre Niccolò Vicentino, il quale inoltre vien riguardato come il primo, che ridusse il cembalo a qualche grado di perfezione3.


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Nuova teoria di musica ricavata dall'odierna pratica
ossia Metodo sicuro e facile in pratica per ben apprendere la musica
di Carlo Gervasoni
Stamperia Blanchon Parma
1812 pagine 345

   





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