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      Ma questa bella e più perfetta maniera di canto fu per altro da alcuni anni in qua, fra il vasto numero dei cantanti, assai poco conosciuta e praticata. Ed infatti quanti di essi in oggi pure si trovano, che per mancanza delle necessarie cognizioni nella buona letteratura e nella bella poesia, ben poco o nulla comprendono di quello che eglino medesimi dicono nel canto? Quanti ancora, che per mancanza di studio nell'esatta pronunzia non lasciano abbastanza intendere le parole nella musica teatrale, e molto meno nella ecclesiastica? Altri poi, persuasi forse che tutto il buon gusto del canto in altro non consista se non nell'introdurre una quantità di appoggiature, di gruppetti, di volatine e di que' variati gorgheggi, che più riscuotono applausi dall'incolto volgo, si sforzano mai sempre di prodigalizzare siffatti ornamenti in qualunque passo loro torna in acconcio, copiandosi l'uno dall'altro cantante ognora nella stessa forma; per cui in generale, trovandosi questi medesimi ornamenti fuor di proposito impiegati, la vera espressione del sentimento viene tolta di mezzo. Un canto veramente bello ed espressivo ammette ben di rado maggiori ornamenti di quegli indicati dal valente compositore; nè deve giammai esser permesso all'esecutore di alterare in qualsivoglia tratto la sua parte con passaggi inconcludenti.
      A tutti i suddetti abusi nel canto introdotti, altronde però sappiamo che si pone omai col massimo vigore il più opportuno e conveniente riparo da varj maestri di fino ed ottimo discernimento in tutto ciò che riguarda quest'arte; e come appunto attualmente si pratica nell'Istituto musicale di Bergamo, nel Conservatorio di Milano, nel nuovo Real Collegio di Napoli ed in altre particolari scuole d'Italia, in cui ai istruiscono gli allievi nella giusta e vera maniera di sillabare, nella conoscenza della bella poesia, nella propria e conveniente espressione d'ogni più variato sentimento, nella maniera in somma del vero canto spianato ed affettuoso.


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Nuova teoria di musica ricavata dall'odierna pratica
ossia Metodo sicuro e facile in pratica per ben apprendere la musica
di Carlo Gervasoni
Stamperia Blanchon Parma
1812 pagine 345

   





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