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      Siffatti abbellimenti però devono essere di chiara esecuzione, mai sempre proprj e naturali per quegli strumenti, o per quelle voci, da cui si pretende l'esecuzione del dato pezzo musicale; non mai inutili, ma veramente efficaci a rinforzare l'espressione della bella ed elegante melodia.
      La nostra musica per poterla chiamare veramente di gusto, bisogna che venga eseguita ne' suoi giusti rapporti; che sia da buon numero di persone intesa; che piaccia alla più parte, e segnatamente a coloro che per una propria cultura e certa inveterata pratica d'intendere e distinguere con maggior precisione le idee del buono e del bello, (le cose di effetto in somma ), di buon discernimento sono capaci, non che di gustare i piaceri più vivi dell'armonia. Che piaccia, dico, a cotesti ed ai più, poichè in generale ben diversi sono i gusti degli uomini. Vive infatti chi non apprezza che la musica la più allegra e brillante; e chi all'opposto non ama che quella che più è patetica e mesta. Havvi pure chi pregia solo la musica tessuta con un'armonia la più ricercata e stravagante; e chi al contrario quella soltanto valuta, che ha maggiore semplicità e naturalezza di melodia. Sonovi di coloro (e questi fra la gente colta si trovano in numero maggiore) che pregiano e gustano i diversi pezzi di musica tanto allegri che mesti, artificiosi o semplici, ciascuno mai sempre nel suo proprio genere, e giusta la diversa espressione di quelli; ed altri finalmente, che per un difetto fisico della loro organizzazione, o per non essersi giammai accostumati alla bella armonia, non gustano alcuna musica di qualunque genere si sia.


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Nuova teoria di musica ricavata dall'odierna pratica
ossia Metodo sicuro e facile in pratica per ben apprendere la musica
di Carlo Gervasoni
Stamperia Blanchon Parma
1812 pagine 345