Pagina (337/345)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Da tale accordo si passa a quello del doppio impiego; e nella quarta battuta a quello della quinta del tuono con cui si compie l'introduzione, mentre nel tempo in levare una tripoletta nel basso guida l'armonia al tuono principale, in cui entra il canto di Agnese: Ecco de' miei trascorsi la conseguenza ria, coll'accompagnamento per qualche tratto del violino primo all'unisono del canto, del violino secondo alla sesta sotto e del basso con note fondamentali degli accordi. Dopo un'altra battuta di solo nel clarinetto con un elegante accompagnamento di sestine ne' violini rientra Agnese colle parole: Cielo! la vita mia prenditi, ma a sè stesso deh rendi il genitor. Questo tratto trovasi disposto con varie frasi tutte relative al tuono di E la fa, e comprende pure due punti d'arbitrio, de' quali il secondo è diretto a spaziare il canto nell'accordo sensibile del suddetto tuono, onde compiere perfettamente il proprio periodo del canto medesimo. In questo stesso tuono di E la fa, e nell'atto stesso che si risolve la cadenza del canto, s'introduce un grazioso movimento per sestine nel violino primo, e fagotto all'unisono per sette battute, e si conduce la modulazione al tuono di B fa maggiore, mentre da Uberto si dice: Donna, tu piangi: sorgi, quel pianto m'addolora. Risponde tosto Agnese: Ebben non piangerò. Qui la modulazione passa in G sol re ut minore: ma appena giunto a questo tuono minore, che si conduce la modulazione a quella di F fa ut maggiore, in cui un flauto obbligato per tre battute rinforza grandemente l'espressione del canto di Uberto, il quale dice: Sempre con me starai? e si forma altresì un ottimo intreccio mentre Agnese risponde: Sempre con voi starò. Il violino primo non ha qui che poche note abbellite, ma il violino secondo è quello che si aggira con un elegante movimento che sostiene la modulazione, e, senza disturbare la melodia principale, accresce a questo tratto maggior pregio e varietà. In tutto questo Andante in somma, il quale ha il suo principio nel tuono di A la fa maggiore, ed il suo fine in quello di F fa ut maggiore, nell'atto stesso che si comincia un Allegro, si trova tale e tanta espressione nel canto, non meno che nell'accompagnamento istrumentale, per cui il sorprendente effetto può bensì rilevarsi nella reale esecuzione dagli uditori capaci, ma non può abbastanza descriversi con parole.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova teoria di musica ricavata dall'odierna pratica
ossia Metodo sicuro e facile in pratica per ben apprendere la musica
di Carlo Gervasoni
Stamperia Blanchon Parma
1812 pagine 345

   





Agnese Agnese Cielo Uberto Donna Agnese Ebben Uberto Agnese Andante